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lunedì 23 maggio 2011

ARCO DI SANTA LUCIA

















Se i graffiti e i murales sono ancora malvisti dalle persone, e ben lontani dall'essere considerati una forma d'arte quali sono, è per colpa di chi imbratta i muri con scritte che di artistico hanno ben poco, soprattutto se i muri in questione sono un patrimonio storico della nostra città.

Forse il problema è proprio che questi vandali non percepiscono il valore dei nostri beni culturali, ignorando la gravità dei danni che gli arrecano.



grazie a Vasco Focaroli per la segnalazione

martedì 15 marzo 2011

LA PIAZZA

Vogliamo ringraziare questo amico di Rieti Monnezza che ha sintetizzato in modo esemplare ciò che questo blog vuole denunciare e rendere visibile ai più. La monnezza di cui fino ad ora abbiamo parlato è quella materiale, è quella nella quale inciampiamo o che fisicamente ci avvilisce, ma esiste un'altro tipo di monnezza, che è quella metafisica e che Fabio ha rappresentato magistralmente con queste foto. E' la monnezza che ci coinvolge più intimamente perchè intacca le nostre vite nella sfera più privata, avvilendoci nelle nostre relazioni, nella nostra voglia di condividere e fare parte di una comunità che si confronta e insieme pensa al proprio futuro.

















Vorrei richiamare la vostra attenzione su una particolare forma di "spazio monnezza".
Quello che vedete in queste foto.
Domenica 13 Marzo ore 10,00, Domenica 13 Marzo ore 18,00
Una piazza come contenitore vuoto, spazio-scarto di una comunità non Comunità.
Luogo pensato e vissuto per secoli come cuore e teatro dell'Identità collettiva,
oggi vuoto a perdere, rifiuto ridotto a patetico ed episodico calpestio di buste della spesa.
Scarpi, carzuni...


In altre piazze di altre città, alle stesse ore, altre comunità si ritrovano e vivono.










Noi none.

Fabio



giovedì 10 marzo 2011

IL "FUTURO" A PORTATA DI ANTENNE....







Vi vogliamo regalare questi stupendi scorci di panorama, queste opere pseudo-futuristiche che "profumano" di fantascienza, ma che a noi "puzzano" di zona industriale.

Che sia ben chiaro, da parte nostra non c'è la presunzione di volerci opporre alla costruzione di queste antenne che servono per i cellulari di noi tutti (al giorno d'oggi chi non lo usa?)....

Ma era proprio necessario costruirli in zone centrali, commerciali, o addirittura davanti al cimitero?

W LA SCUOLA!





















Non è un bello spettacolo quello che ogni mattina molte mamme sono costrette a sopportare quando accompagnano i loro bambini all'asilo o alle elementari nel quartiere Madonna del Cuore.
Questa zona sta vivendo una forte crescita residenziale, ma allo stesso tempo sta subendo la mal gestione della viabilità, tra inutili spartitraffici o complicate e costose rotonde, il tutto mentre facciamo slalom tra i buchi per le strade che tingono il quartiere di uno squallido grigio periferico.




Ma percorriamo Viale Fassini all'indietro per poche centinaia di metri: qui vediamo come l'I.T.I.S., un istituto superiore, viene malamente sfruttato come spazio abusivo di affissione.
Probabilmente a ridurlo così sono gli stessi alunni della scuola che, essendovi iscritti, credono di poterla trattare come se fosse loro.










Cambiando zona la situazione degli istituti scolastici nel reatino non migliora, anzi, vicino a Porta d'Arce troviamo i "resti" di una vecchia scuola elementare abbandonata a se stessa, ed il nostro interrogativo sorge spontaneo: perchè le nostre istituzioni non intervengono investendo sulla rivalorizzazione di queste strutture?












Voglio infine sottolineare che la parola "investire" non l'abbiamo usata a caso, perchè secondo noi una città funzionante è una città sfruttata nel migliore dei modi.

Ciò darebbe a noi cittadini la consapevolezza che le nostre tasse non sono solamente una spesa, ma qualcosa di più, qualcosa di meglio.

lunedì 21 febbraio 2011

LA "FONTANA" DEL VESCOVADO

















Immaginiamo che per un turista in gita nel reatino non debba essere piacevole doversi dissetare in quello che, più che una fontana, assomiglia ad un secchio per l'immondizia.

Da notare che, per qualsiasi evenienza, avete a disposizione una pratica stampella appendiabiti che qualcuno ha ben pensato di porre sui canali di scolo dell'acqua....

mercoledì 9 febbraio 2011

DEGRADO URBANO




















Un vero esempio di Junk Space: la modernità che si trasforma in abbandono e degrado.
L'ospedale vecchio di Rieti è l'emblema di una mentalità "usa e getta" che si lascia alle spalle solo macerie.
E come se non bastasse, sull'abbandono di una struttura teoricamente "ri-utilizzabile" si infierisce con l'indecoroso spettacolo di vecchie pubblicità scolorite.

Quante cose potremmo fare con spazi come questi? Non è sufficiente attendere ogni volta la manna dal cielo delle istituzioni, anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte! Che ne pensate?